Notizie di mercato – Settimana 2, Dicembre 2022

Condizioni di mercato favorevoli hanno aiutato l'euro a ottenere guadagni nonostante un lieve calo causato dai dati sui non farm payrolls degli Stati Uniti del 2 dicembre. Nel frattempo, i dati occupazionali incoraggianti hanno aiutato i 3 principali indici statunitensi — il Dow Jones Industrial Average, il Nasdaq e l'S&P 500 — a registrare guadagni per due settimane consecutive per la prima volta in 3 mesi.

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In seguito ai dati sui non farm payroll (NFP) statunitensi migliori del previsto venerdì 2 dicembre, l'euro è sceso brevemente sotto 1,05 dollari prima di risalire. Nonostante la sua breve caduta, ci sono molti fattori a favore dell'euro, inclusi fattori esterni come la revoca delle restrizioni Covid-19 da parte della Cina, un presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell in un atteggiamento accomodante, il ridotto prezzo del gas e l'inflazione in calo negli Stati Uniti. Qualsiasi cambiamento nella direzione metterà pressione sulla valuta. 

La coppia GBP/USD ha esteso la sua serie vincente di quattro settimane in mezzo al continuo indebolimento del dollaro statunitense e a un ambiente di mercato favorevole al rischio, ovvero un mercato in cui le azioni stanno sovraperformando i titoli di stato. La differenza di politica monetaria tra la Federal Reserve degli Stati Uniti e la Banca d'Inghilterra (BoE) si è leggermente ridotta, alimentando l'aumento della sterlina britannica.

Sotto il profilo dei rapporti, i dati sui servizi statunitensi dell'Institute of Supply Management (ISM) sono attesi questa settimana. Poiché l'economia statunitense è principalmente un'economia dei servizi, questa statistica è essenziale per determinare la salute economica del paese. Poiché l'inflazione ha mostrato segni di declino, il rapporto sull'Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI), che è atteso per il 9 dicembre, sarà anch'esso importante.

Poiché ci sono pochi dati economici del Regno Unito per sostenere la sterlina, i trader guarderanno alla riunione del comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra (MPC) del 15 dicembre come al prossimo possibile catalizzatore per i movimenti della valuta.

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Materie prime

Il dollaro statunitense si è deprezzato, il che ha portato il prezzo dell'oro a salire di circa il 2% questa settimana. La domanda di oro è migliorata grazie alla rinnovata fiducia riguardo alla decisione della Cina di allentare la sua politica zero-Covid.

Dopo il rapporto del Bureau of Labor Statistics (BLS) che riportava un aumento dei non farm payrolls di 263.000 a novembre — che ha superato le previsioni di mercato di 200.000 — l'oro ha ceduto parte dei suoi guadagni settimanali. Inoltre, il BLS ha riportato un aumento dell'inflazione salariale annua del 5,1%.

Il rientro delle restrizioni Covid in Cina ha anche visto il prezzo del petrolio arrestare la sua caduta di tre settimane. Tuttavia, alcuni dei suoi guadagni venerdì sono stati attutiti mentre i mercati attendevano l'annuncio dei tagli alla produzione di gennaio dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC+).

Un altro fattore che ha contribuito al calo dei prezzi del petrolio venerdì è stata la notizia che l'Unione Europea aveva concordato di porre un limite alle esportazioni di petrolio russo a 60 dollari al barile a causa della guerra in Ucraina. Attualmente, la Russia vende la maggior parte del suo petrolio a un prezzo superiore al limite. L'obiettivo principale della misura è mantenere il flusso di petrolio russo sui mercati globali.

Criptovalute

Questa settimana è stata relativamente tranquilla per le principali criptovalute, con i prezzi che sono rimasti bloccati in un intervallo, anche se l'effetto dell'implosione di FTX — un'importante piattaforma di criptovalute — continua a influenzare il mercato. La capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute si attesta a 870 miliardi di dollari al momento della scrittura. 

Il mercato delle criptovalute più ampio è aumentato dopo che il presidente della Federal Reserve statunitense Powell ha accennato a aumenti dei tassi d'interesse meno aggressivi in futuro (la Fed ha aumentato il tasso di 75 punti base per quattro volte consecutive). Bitcoin, la criptovaluta più grande al mondo per capitalizzazione di mercato, è attualmente scambiato a 17.131,40 dollari. La valuta è salita sopra la soglia dei 17.000 dollari mercoledì mentre i trader reagivano all'ultimo rapporto sulla fiducia dei consumatori statunitensi.

Nel frattempo, Ethereum, il secondo asset digitale più grande, è attualmente scambiato a 1.281,41 dollari al momento della scrittura. 

Le conseguenze del fiasco di FTX continuano a gettare ombre sull'ecosistema delle valute digitali mentre la società di criptovalute BlockFi ha fatto domanda per la protezione dal fallimento ai sensi del Capitolo 11. BlockFi, che permetteva agli utenti di guadagnare rendimenti per il deposito di valute digitali sulla propria piattaforma, ha inizialmente bloccato i prelievi lo stesso giorno in cui FTX ha presentato domanda di fallimento. BlockFi aveva un'esposizione significativa verso FTX e le entità associate. 

Nel frattempo in Europa, il governo italiano nel suo ultimo bilancio pubblicato il 1 dicembre intende imporre una tassa del 26% sui profitti da trading di criptovalute che superano i 2.000 euro per transazione.

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Mercati azionari statunitensi 

*La variazione netta e la variazione netta (%) si basano sulla variazione del prezzo di chiusura settimanale dal venerdì al venerdì.

Il rapporto sull'occupazione migliore del previsto è giunto in soccorso del mercato azionario statunitense mentre i principali indici azionari hanno recuperato le perdite subite all'inizio della settimana. La chiusura di venerdì ha segnato la prima volta che i 3 principali indici hanno registrato guadagni settimanali consecutivi da ottobre.

Secondo il rapporto del BLS, i guadagni orari medi sono aumentati dello 0,6% rispetto al mese scorso e il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 3,7%.  I dati favorevoli hanno portato i trader a riconsiderare le aspettative su quando la banca centrale statunitense smetterà di aumentare i tassi d'interesse.

Il Nasdaq ha riportato il maggiore guadagno settimanale con poco più del 2%. L'S&P 500 è aumentato dell'1,1%, e il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,2%. 

I mercati attenderanno l'esito dell'ultima riunione della Fed degli Stati Uniti del 2022 — che è programmata per il 14 dicembre — con l'aspettativa di un aumento dei tassi d'interesse più contenuto di 50 punti base. Il set finale di rapporti sugli utili sarà pubblicato questa settimana.

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